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Interviste
 

Massimo Callegari  giornalista Sport Italia

1) Come le sembra la serie B di quest’anno 2005/2006 e qual’e’ la sua opinione sulle gare al Sabato pomeriggio ? 

E’ un campionato molto equilibrato, ma i valori stanno emergendo in maniera chiara. Le quattro squadre ora al comando, Mantova, Catania, Torino e Atalanta, dovrebbero essere destinate a giocarsi la promozione diretta; e lo stesso vale per quelle in lotta per la retrocessione. Sono favorevole alle gare al sabato pomeriggio, una collocazione diversa da quella della serie A aiuta a portare maggiore attenzione sul campionato di B.

2) A fine girone di andata quali formazioni le hanno fatto una buona impressione e sono le piu’ forti tecnicamente e quali possono essere le sorprese del torneo cadetto?

Premetto che non ho seguito dal vivo tutte le squadre della B e quindi i miei giudizi si limitano a queste formazioni. Il Mantova continua a impressionarmi positivamente, anche perché la sua tenuta fisica e mentale è costante e ormai non più sul breve periodo. Il Catania ha una precisa organizzazione tattica e giocatori tra i migliori del campionato, come Spinesi, Mascara e De Zerbi. Il Verona ha ancora parecchie chances di inserirsi fra le prime sei, se acquisterà un attaccante di peso e qualità (Fava, ad esempio) può lottare per la promozione.

3) Quali mister della serie B si sono messi, secondo lei, in luce per gioco espresso delle loro squadre ? Quali giovani calciatori invece possono uscire alla ribalta e ne sentiremo parlare in futuro ?

Sul piano della gestione dei loro giocatori e della serenità trasmessa all’ambiente, Di Carlo e De Biasi  in contesti diversi sinora non hanno avuto rivali. Sul piano prettamente strategico, Marino e Acori mi sembrano i più brillanti e capaci di coniugare le loro convinzioni tattiche con i giocatori a disposizione.

4) Come le sembra la Triestina con le varie vicessitudini e cambiamenti di tecnici e giocatori e dove puo’ arrivare la formazione alabardata in campionato?

Ho seguito la Triestina in due esibizioni della gestione Vierchowod. In casa contro il Modena, mi impressionò per la sua reazione e la capacità di ribaltare una situazione molto complicata. A Cesena, ha retto bene la pressione di una squadra che già allora mostrava l’abilità che ora sta confermando. La qualità dell’organico della Triestina è discreta e vale una tranquilla salvezza, la stabilità societaria e della guida tecnica è fondamentale per puntare ai play-off.

5) Da fine Maggio la Triestina ha un nuovo proprietario Flaviano Tonellotto. Come le sembrano questi primi mesi di gestione del presidente alabardato anche e soprattutto per le sue idee, decisioni e dichiarazioni che hanno fatto molto parlare su squadra e stampa?

Tonellotto ha avuto il merito di portare criteri di gestione aziendale in un ambiente molto conservatore come il calcio. Il concetto di “rendimento del dipendente”, che ormai viene applicato a tutti i livelli imprenditoriali, non è così chiaro ai calciatori, abituati a essere trattati con tante, troppe attenzioni da tifosi e società, anche quando non rendono pari alle aspettative e ai salari che percepiscono. Questo è uno dei meriti di Tonellotto, ma credo anche che l’allenatore di una squadra debba avere la piena autonomia di scegliere e decidere, e solo in quel caso possa essere giudicato e ritenuto responsabile in toto delle sue azioni.

6) Come vede la serie A di questa stagione ? Quale puo’ essere la sorpresa del campionato e chi vincerà lo Scudetto?

In questo momento è sin troppo facile dire Livorno, ma anche Empoli e Ascoli stanno viaggiando ben oltre le aspettative. Neppure dopo il pareggio del debutto con il Milan, si poteva ipotizzare un rendimento così elevato per i marchigiani. Un po’ come la Danimarca agli Europei del ’92, stanno sorprendendo non solo per la capacità di adeguarsi alla realtà della serie A, ma anche per le loro qualità di squadra. E’ un campionato anomalo per il vantaggio che la Juventus ha acquisito sin qui, ma che ha eguali in Europa in Lione e Chelsea. Se fossi in Capello e nel suo staff, punterei a chiudere l’anno solare con due vittorie per poi caricare la preparazione in vista degli ultimi tre mesi di Champions: con sedici vittorie in diciassette gare, lo scudetto sarebbe ipotecato.

7) Sport Italia ha seguito le qualificazioni ai Mondiali. Come vede l’Italia e quali sono le sue favorite allla vittoria finale, quale nazionale puo’ essere la rivelazione del torneo? Quali giocatori ancora poco famosi possono essere la sorpresa di Gemania 2006?

L’Italia dovrà cercare di sfruttare la fase di massima maturità dei suoi uomini chiave: Buffon, Nesta, Pirlo, Totti. Il girone iniziale è impegnativo, soprattutto perché bisognerà essere subito al meglio della condizione e si spenderanno energie preziose. Non ci sono squadre deboli fra le nostre tre avversarie e affronteremo il Ghana nella prima partita, quando avrà più possibilità di mantenere la concentrazione (il vero problema delle squadre africane). Individualmente, l’Italia è un gradino sotto a Inghilterra e Argentina, a loro volta inferiori al Brasile. Quanto alle possibili sorprese, anche in questo caso preferisco parlare di ciò che ho visto direttamente. Credo che con un mese a disposizione, Hiddink possa lavorare per portare l’Australia a lottare per la qualificazione agli ottavi. Il suo esterno destro, Emerton, che ha 26 anni e già una solida esperienza con Feyenoord e Blackburn, può confermare la sua duttilità tattica e le sue qualità tecniche. Il Bayern si è già accaparrato uno dei migliori giovani sudamericani, il paraguayano Dos Santos. In assoluto, se l’Argentina lo sosterrà con buone prestazioni di squadra, l’uomo del mondiale può essere Lionel Messi.

Intervista del 15 Dicembre 2005

 

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