Home Page   Home Page
Alessandro Ravalico giornalista de "Il Piccolo"
 

Gaetano Imparato giornalista Gazzetta dello Sport

1)  Qual’e’ la sua opinione sulla serie B al Sabato pomeriggio e sul calo di spettatori allo stadio che riguarda tutte le categorie ?

Lo spostamento delle gare che ha portato la B a staccarsi dalla A da qualche anno era una grande occasione per la cadetteria di crearsi una sua autonomia, un prodotto da vendere in maniera intelligente ai media e, soprattutto, un grande serbatoio per esperimenti di vario genere: tattici, valorizzazioni di giovani interessanti, importazione di stranieri, scoperta di piazze e realtà nuove da valorizzare.Ma, fino ad oggi, la vendita del prodotto B è stato altalenante e poco strategico, un vero peccato. Sul calo degli spettatori mi sentirei di ricordare come, proprio il mio giornale (Gazzetta dello Sport del 5 ottobre, articolo a firma dell'ottimo collega Carlo Laudisa), abbia sottolineato che il trend generale negativo non vale per la B dove si registra una media di 500 spettatori in più a gara. La mia interpretazione dell'aumento? E' la prova più lampante che possa esistere di come la televisione (oltre ad altri fattori, ma soprattutto la possibilità di vedere la gara comodamente in poltrona e senza rischi se non di litigare con moglie e suocera e non coi tifosi avversari...) allontani la gente dallo stadio. In B le gare non è più possibile vederle per intere e in diretta come nelle passate stagioni su Sky, ed ecco che la gente torna allo stadio per seguire la squadra del cuore, anche in trasferta. E non dimentichiamo la querelle dei sindaci, della gare spostate, dei permessi negati che certo non hanno favorito il dato in controtendenza. Per quanto mi riguarda preferirei che le gare si giocassero il sabato sera, all'inglese, ma mi rendo conto che in certe fasi della stagione invernale, in alcune zone d'Italia, sarebbe un problema grosso per colpa del clima.

2) Come vede dopo alcune giornate la serie B di questa stagione? Quali formazioni secondo lei sono le piu' forti tecnicamente e quali possono essere le sorprese del torneo cadetto?  

Torneo molto equilibrato quello in corso, non c'è l'ammazza campionato come in passato. Temo, però, che il mercato di riparazione possa rendere il Torino ancor più forte e competitivo di adesso guidato da un De Biasi con una gran voglia di dare un volto camaleontico, ipertattico, alla sua squadra dopo le recenti delusioni da lui patite in A. Sono curioso di vedere il Mantova quanto reggerà: ha un buon tecnico, e sfrutta il fatto che i valori, in ballo, più o meno si equivalgono. Le rose più forti? Torino (anche se incompleto ancora) con Atalanta (frenato dagli acciacchi) e segnalerei il Verona con Modena, che hanno fatto tesoro delle risultanze della passata stagione correggendosi dove serviva. Per esempio l'attacco modenese, da anemico che era l'anno scorso, con Bucchi e Colacone rubati all'Ascoli sta facendo classifica spesso e volentieri con gol inventati proprio

3) Come le sembra la Triestina dopo i diversi cambiamenti di tecnici e giocatori e dove puo' arrivare la formazione di Vierchowod in campionato?

Ammetto l'addebito, non credevo di vederla così in alta classifica dopo due mesi di campionato. Non penso possa cullare sogni di promozione, però non penso nemmeno che si trovi lì per caso. Evidentemente le scosse di Tonellotto servono da sprone, ma penso che finalmente Vierchowod abbia trovato la piazza giusta per dimostrare tutto il suo valore. Quanto ai cambi dei tecnici, credo che errori ce ne siano stati. Se Buffon e Calori non rispondevano alle esigenze di Tonellotto (ma quali sono le vere esigenze del presidente, davvero quella di mettere becco nella formazione?) ce se ne poteva accorgere prima. Evidentemente Tonellotto è entrato nella pienissima gestione della squadra a fatti già compiuti. Comunque, la querele del padrone che fa la formazione, o che comunque mette condiziona, non è che renda una immagine di stabilità e solidità per quanto riguarda la conduzione tecnica del club. Non so quanti altri tecnici avrebbero accettato una situazione così scomoda e, a volte, delegittimante.

4) Da fine Maggio la Triestina ha un nuovo presidente Flaviano Tonellotto. Come le sembra questi primi mesi di gestione del presidente alabardato anche per le sue idee e dichiarazioni che hanno fatto discutere su squadra, tifosi e stampa?

Sono un garantista convinto, da sempre, del diritto di cronaca e, soprattutto, di critica. La querelle coi colleghi de mi ha sinceramente avvilito. La veemenza, la rabbia, il livore riversato verso chi avrebbe biasimato, criticato, il club di Tonellotto m'è sembrato il classico rancore di chi entra in un mondo nuovo e patisce, più degli altri, le osservazioni e gli appunti di chi, quell'ambiente e quel club, conosce da anni. Per il resto, su questioni di gestione societaria, i tagli e le scelte del presidente sono in perfetta sintonia con quei presidenti alla Lotito che vogliono ridurre le spese. Ha tutto il mio plauso, ma per esempio sul caso Baggio: solo ora, Tonellotto, s'è accorto che l'ingaggio del giocatore - per un ruolo dove in B difficilmente si spende tanto - era così alto? Prima chi gli aveva proposto una operazione così dispendiosa? dal campo

5) In serie B ci sono squadre con tecnici emergenti ed altri in cerca di rilancio con rose composte da diversi giovani. Quali mister si stanno mettendo in luce per modo di giocare delle proprie squadre ? Quali giovani sotto i 23 anni possono uscire alla ribalta disputando un bel torneo cadetto?

La serie B, in alcune annate, offre degli allenatori che potrebbero insegnare tattica, strategia, intesa come modi di disporre la squadra in campo e di spostarla a gara in corso, anche a tecnici affermatissimi di serie A. La duttilità tattica di alcuni allenatori che hanno iniziato a prendere applausi proprio in B di recente (Mazzarri, Giampaolo, Somma, Pillon) è nettamente superiore ad allenatori che, della generazione precedente, si sono formati nell'era Sacchiana e sono rimasti, più o meno avvinghiati, al 4-4-2 di Don Arrigo con i lievissimi adattamenti del caso. I tecnici giovani, invece, lavorano molto di più sulla strategia, preparando la gara per superare il gap di valori che a volte è enorme nei confronti degli avversari. I tecnici che inviterei a tenere sotto osservazione in questa B sono Gustinetti (Arezzo), Di Carlo (Mantova), Maran (Brescia) e Gasperini che a Crotone ha firmato una salvezza, nella passata stagione, miracolosa e si sta proponendo bene con una rosa senza senatori e valorizzando i giovani di scuola Juventus. Ottimo anche Ficcadenti del Verona, ma non credo sia più una novità visto che ha sfiorato la A (Cagliari) questa estate. Giovani che esploderanno? Non ne vedo di diversi da quelli che già orbitano tra Under 21 di Gentile e propri club. Novità, nelle prime giornate, pochine quanto a ragazzetti dalle belle speranze.

Intervista del 24 Ottobre 2005

 

Home  indietro

 

 

Inviate i vostri suggerimenti, commenti e foto di gare della Triestina alle mail 
UNIONE02@VIRGILIO.IT o WEBMASTER@UNIONETRIESTINA.IT
Specificando il vostro nome e verrano pubblicate. Vi aspettiamo numerosi. GRAZIE!!!