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Massimo Tarantino difensore TRIESTINA
 

MASSIMO TARANTINO difensore della TRIESTINA

1) Come ti sembra il campionato di serie B 2004/2005 ?

Un bel campionato. E' diventato un campionato importante con tante squadre che provengono dalla categorie superiori  che con gli anni vogliono risalire. Un torneo fatto di grandi equilibri.

2) Come sta andando secondo te la Triestina con una squadra formata da tanti giovani nella rosa ?

Si', la Triestina e' formata prevalentemente da ragazzi giovani in cui la societa' e l'allenatore hanno voluto inserire qualche giocatore esperto e dopo un  inizio difficile dove si lavorava poco perche' si giocava ogni tre giorni  stiamo trovando i giusti equilibri, ed il mister dopo aver visto all'opera l'organico  riesce a valutare al meglio i moduli  ed i giocatori da schierare in campo partita per partita quindi siamo fiduciosi nella crescita della squadra.

3)Com'e' iniziata per te questa esperienza con la maglia rossoalabardata e con un ruolo diverso dal tuo abituale ?

Sono contento, faccio parte di un gruppo giovane e mi trovo bene perche' i  giovani danno entusiasmo. In questo periodo sto giocando di piu'  e riesco a dare anch'io assieme ad altri  veterani il mio contributo per trovare i giusti equilibri  dopo che all'inizio  mancavano ed alternavamo gare buone ad altre meno buone. Negli ultimi anni ho giocato piu' da difensore di fascia, nella Triestina il mister mi impiega maggiormente da centrale  ma non e' una novita' perche' avevo gia ' giocato in passato in questo ruolo. Mi trovo abbastanza bene e lo faccio volentieri.

4) Nella tua lunga carriera in serie A e B hai cambiato diverse squadre, che ricordo hai delle formazioni dove hai militato ?

Sono tutte esperienze stupende che mi hanno lasciato qualcosa di profondo. Ho avuto la fortuna di giocare cinque anni nel Napoli quando viveva i momenti migliori quindi un esperienza fondamentale, poi ho toccato da vicino la realta' dell'Inter  una delle societa' piu' importanti,  poi altri cinque anni a Bologna  dove forse ho trovato la serenita' con una societa'  importante ed un ambiente tranquillo ed ho passato gli anni piu' belli, a Como invece i problemi societari  hanno minato un po' la tranquillita'  della squadra  e sono stati due anni difficili. A Trieste sto trovando un posto serio con valori umani importanti, un ambiente dove si fa un buon calcio e dove la citta' dimostra l'amore  per la sua squadra.

5) Hai giocato in molte squadre con giocatori importanti, di quali compagni ti ricordi di piu' ?

Ho avuto la fortuna di giocare e conoscere giocatori che in questi anni hanno lasciato un segno indelebile nel calcio italiano come Maradona, Careca, Ferrara a Napoli nell'anno dello scudetto, poi all'Inter con Ronaldo, Djorkaeff, Zamorano per finire con Roberto Baggio e Signori nel Bologna. Giocatori  con qualita' tecniche ed umane straordinarie. Dico sempre che oltre ad avere la fortuna di fare questo lavoro ho avuto anche  il piacere di conoscere persone meravigliose. 

6) Fra gli allenatori che hai avuto da quale hai appreso di piu' e con quale ti sei trovato meglio ?

Anche fra gli allenatori ho fatto un cammino lungo e in diciasette anni di carriera  ho cambiato diversi tecnici instaurando sempre un buon rapporto con tutti. Il tecnico con il quale mi sono trovato meglio  e' Boskov una persona allegra e spiritosa che da' serenita' e riesce a dare il giusto valore al calcio. Poi Mazzone un allenatore pittoresco  come lo si vede in televisione e' anche fuori, una persona schietta  che dice in faccia quello che pensa ma che riesce a far dare a tutti i giocatori il meglio di se  e per un tecnico  questa e' la qualita' migliore . Ogni  allenatore comunque  mi ha lasciato qualcosa' d'importante che mi e' servito nel corso della carriera. 

7) Giocando da difensore, quale attaccante e' stato piu' difficile da marcare in questi anni di carriera ?

Sicuramente l'attaccante piu' forte che ho marcato e' stato Marco Van Basten  del Milan nei primi anni '90, poi Gianluca Vialli giocatori completi, difficili da marcare e belli da vedere per eleganza e gesti tecnici. 

8) Ultima domanda, come ti sembrano i tifosi a Trieste dopo aver visto molte tifoserie in altre citta' d'Italia ?

Trieste e' una piazza importante, una tifoseria  che ti lascia lavorare e con una grande cultura calcistica. I tifosi pretendono abbastanza ma sono anche ragionevoli e ti fanno lavorare con serenita'. E' una buona piazza per fare calcio. 

Intervista del 10 dicembre 2004

 

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