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Interviste
 

Intervista a PAOLO CONDO' giornalista Gazzetta dello Sport

1) LEI LAVORA A MILANO PER LA GAZZETTA E PER LAVORO SEGUE LE MAGGIORI FORMAZIONI ITALIANE E COMPETIZIONI INTERNAZIONALI. RIESCE A SEGUIRE UN PO? LA TRIESTINA E A SAPERE IL SUO ANDAMENTO IN CAMPIONATO? SE SI CI PUO? DARE UN SUO COMMENTO SULLA TRIESTINA DI QUEST?ANNO? E IL CAMPIONATO DI B IN GENERALE?
Seguo la Triestina con l'attenzione di ogni tifoso, perché tale mi ritengo. Credo che l'aneddoto più divertente riguardi la famosa partita di Lucca dello scorso giugno: io mi trovavo in Giappone per il Mondiale, e vissi quella gara in contatto e-mail con un collega in redazione - Gasparotto - che mi aggiornava di gol in gol. A Sendai, il paesino sperduto dove l'Italia aveva piazzato il proprio quartier generale, era tardo pomeriggio. Non ricordavo assolutamente che in caso di parità nel doppio confronto si dovessero giocare i supplementari: ricevuta notizia del 3-1 della Lucchese, uscii furente dalla camera d'albergo dove stavo scrivendo per andare in giardino a fumarmi una sigaretta. Per me, il sogno era svanito. Immaginatevi sorpresa e giubilo quando, rientrato in camera per finire un pezzo su Totti del quale non me ne sarebbe potuto fregare di meno, trovai l'e-mail di Gasparotto: <Siete in serie B>. Telefonai subito a Nicola Binda, che era a Lucca per coprire la partita per la Gazzetta, e lui girò il mio lontano entusiasmo ai presenti. Non so se quel giorno la Triestina abbia avuto un tifoso più distante di me.

2)LAVORANDO FUORI REGIONE (F.VGIULIA ) VIVE DIVERSE REALTA?, DI ALTRE SQUADRE, COM?E? VISTA LA TRIESTINA ATTUALE E ANCHE NEGLI ANNI SCORSI ? IN FONDO LA TRIESTINA HA UN GRANDE PASSATO CON ROCCO , MALDINI E GREZAR E ALTRI CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL CALCIO ITALIANO.
La Triestina è sempre stata vista con simpatia, a Milano e nel resto d'Italia. Perché il ricordo della famiglia Rocco è ancora importante, perché lo stadio è considerato fra i più belli del paese, perché i giornalisti verrebbero volentieri tre o quattro volte l'anno nella nostra città: da Suban si mangia bene, l'aperitivo in piazza Unità è sempre piacevole, le ragazze che passano sono molte carine. Non ci vuole molto altro, per attirare la stampa, e parlo per esperienza: mi manca molto Napoli, come destinazione di serie A, mentre a Torino, per fare un esempio, vado direttamente allo stadio. Quel che c'è da vedere l'ho già visto mille volte.

3) A TRIESTE DOPO MOLTI ANNI CHE LO STADIO ERA VUOTO SI E' FINALMENTE RIEMPITO GRAZIE ALLE DUE FANTASTICHE PROMOZIONI OTTENUTE DALLA SQUADRA DI ROSSI. E IN CITTA? SI SOGNA LA TERZA PROMOZIONE. COME HAVISTO LE 2 PROMOZIONI E QUALI SONO STATE SECONDO LEI I MOTIVI DELLA DOPPIA PROMOZIONE E COME VEDE UN EVENTUALE DERBY IN A ?
Due promozioni consecutive sono un'impresa, la terza sarebbe una cosa unica nella storia del calcio italiano. Per questo motivo ci spero molto, ma non ci credo ancora: le tre sconfitte consecutive mi hanno un po' sgonfiato. Intendiamoci: il capitombolo col Bari ci può stare, in un campionato succede. Ma le due gare successive, se sei davvero forte, devi affrontarle come se non fosse accaduto nulla. Mi è parso invece che la Triestina abbia pensato al pareggio sia a Siena che a Venezia, per dribblare la crisi. E ormai è dura fare punti se non giochi per vincere. Dovunque e a qualsiasi livello.

4) CI PUO? DARE UN SUO GIUDIZIO SU 2 DEGLI ARTEFICI DELLE PROMOZIONI IL PRESIDENTE BERTI E IL MISTER EZIO ROSSI?
Non conosco né Berti né Rossi, non posso esprimere un giudizio. Per loro parlano i risultati. Berti mi sembra un geniaccio, uno che ha idee nuove e che non ha paura di metterle in pratica. Rossi è sicuramente un tecnico che ritroveremo in alto, anche perché ho notato che ne parlano bene tutti. Questo è raro, nel calcio.

5) PARLIAMO DELLA TRIESTINA DEL PASSATO. LEI E? STATO ANCHE GIORNALISTA DEL PICCOLO QUALCHE ANNO FA. HA UNA PARTITA CHE LEI HA SEGUITO DA GIORNALISTA CHE LE E? RIMASTA IMPRESSA ? CE LA PUO? R ACCONTARE ? E QUALE GIOCATORE DEL PASSATO DELLA TRIESTINA SI RICORDA MAGGIORMENTE ? CI RACCONTA ANCHE, SE HA UN ANEDDOTO SEMPRE SULLA TRIESTINA.
La Triestina dei miei tempi - inizio anni 80, sono proprio vecchio - aveva Franco De Falco. Giocava in C1 e poi in B, ma in quelle due stagioni, a mio parere, era il sesto-settimo attaccante italiano. Per le categorie nelle quali giocava, un fenomeno. C'era anche un altro campione potenziale, Tiziano Ascagni: ma era troppo matto per sfruttare fino in fondo le sue immense qualità. Avesse avuto una testa da professionista del 2000, sarebbe arrivato in nazionale.

6) NEGLI ANNI CHE SEGUIVA MAGGIORMENTE LA TRIESTINA QUAL?E? STATO L?ALLENATORE E IL PRESIDENTE CHE SECONDO LEI HANNO OTTENUTO I RISULTATI PIU IMPORTANTI COME PROMOZIONI E BUONA GESTIONE DEL CLUB? CI PUO? DARE UN SUO GIUDIZIO SU DI ESSI?
All'epoca la dirigenza della Triestina era piuttosto latitante. L'anima della promozione dell'83 fu l'allenatore Buffoni, uno che dal calcio avrebbe meritato molto di più. Mantovani lo contattò quando doveva scegliere un tecnico per la Samp dei giovani, quella di Mancini e Vialli: purtroppo alla fine prese Ulivieri. Altrimenti Adriano sarebbe non solo arrivato in A, ma avrebbe concorso per lo scudetto

Intervista del 18 febbraio 2003

 

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