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Interviste
 

Intervista a GUIDO GALETTO assessore Provincia Trieste

1) OGGI IN MOLTI CAMPI DA CALCIO DI TRIESTE SOPRATTUTTO DI CALCIO 7, VENGONO USATI I CAMPI SINTETICI CHE SERVONO MOLTO IN CASO DI MALTEMPO E PER NON AVERE TROPPI PROBLEMI DI MANUTENZIONE. COSA NE PENSA DEI CAMPI SINTETICI ? E COME VANNO QUI A TRIESTE? SECONDO LEI SI POTRA UN GIORNO AVERE UN TERRENO COSI? ANCHE AL ROCCO MA ANCHE NEGLI ALTRI STADI D'ITALIA CHE NEI MESI INVERNALI HANNO CAMPI PRATICAMENTE SENZA ERBA?
Credo che il progresso consegni quotidianamente a tutti noi delle innovazioni tecnologiche che vanno sempre incontro al criterio della comodità. I succedanei agli elementi naturali saranno una costante del futuro. State pure certi che riusciranno a elaborare un’erba sintetica più “vera” di quella che cresce adesso al Rocco. Le innovazioni non mi spaventano.

2) TUTTE LE FORMAZIONI MAGGIORI DELLO SPORT LOCALE COME BASKET, TRIESTINA, PALLAMANO STANNO ATTRAVERSANDO UN PERIODO ECONOMICO DIFFICILE CONTRAPPOSTO PERO'DA RISULTATI SODDISFACENTI. COME MAI QUESTA SITUAZIONE DIVERSA' E COME MAI SECONDO LEI NON SOLO DA QUEST'ANNO MA ANCHE NEL PASSATO E' DIFFICILE TROVARE UNO SPONSOR LOCALE O ALMENO REGIONALE CHE APPOGGI LO SPORT TRIESTINI CHE DA SOPRATTUTTO IN TERMINI PUBBLICITARI CON IMMAGINI TELEVISIVE E DI GIORNALI NAZIONALI UN BUON RISCONTRO ?
Parliamoci chiaro: a Trieste la classe imprenditoriale, anzi industriale, vive con distacco e con poco amore il suo territorio. A parte che di imprese con la “I” maiuscola ce ne sono poche, e quelle poche sono gestite da personaggi i quali vedono con una certa indifferenza il calcio. Degli altri sport preferirei non parlare troppo, anche perché la Pallamano è andata avanti per anni grazie ad un importante amministratore delle Generali che, essendo appassionato di questo sport, riusciva a far girare qualche contributo a Lo Duca. Ora, il signor Gutty, è un po’ retrocesso nella gerarchia della compagnia del Leone e quindi anche i finanziamenti zac, zac, sono stati tagliati. Sul basket è noto che la sponsorizzazione delle Coop era legata alla realizzazione del complesso commerciale delle Torri d’Europa. Una specie di dazio, insomma. Una volta aperto il mega-impianto zac, zac, tagliati anche qui i finanziamenti. Venendo alla Triestina bisogna riconoscere che fino a due anni fa la società era totalmente abbandonata a se stessa: il basket si pappava 800 milioni di sponsorizzazione dell’Acegas gestita dagli amministratori nominati dal sindaco senza cravatta mentre l’Unione stava al palo. Adesso, se non altro, sono stati raccolti 400 milioni dal Comune, la Provincia fa pubblicità a bordo campo e l’Acegas investe anche nell’Alabarda. Sul discorso afferente alla pubblicità per così dire indotta, generata da una sponsorizzazione fatta sulla Triestina, ho speso fiumi di inchiostro: una foto sulla Gazzetta quanto vale? Un’immagine alla Domenica Sportiva quanto costerebbe a livello di spot? Tanto, eppure le Generali, il Lloyd, la Illy caffè, Pacorini e tutti altri non fanno una mazza.

3) PARLIAMO DELLA TRIESTINA DI QUESTA STAGIONE. SI ASPETTAVA UNA STAGIONE COSI' BUONA ALL'INIZIO DEL CAMPIONATO ? E DOPO IL MOMENTO DIFFICILE CHE PERALTRO CON ROSSI C'E' SEMPRE STATO FRA FEBBRAIO E MARZO PUO' PUNTARE ED ESSERE PROMOSSI IN A?
Quest’anno si è già realizzato una specie di miracolo a non essere coinvolti nella lotta per la salvezza, se consideriamo che il telaio della squadra è quello della serie C2. Sapete, non ci conoscevano e quindi all’inizio siamo stati sottovalutati dagli avversari. Adesso, a mio avviso, Rossi, che è un ottimo psicologo per la gestione del gruppo, sta commettendo qualche errore. Sta forse dando responsabilità agli uomini sbagliati e credo che, nella fattispecie, l’ultima sortita di Berti non sia casuale. Comunque a quattro punti dall’ultimo posto per la promozione è un delitto non provarci, considerato anche il fatto che ci troviamo di fronte ad un calendario non proprio irresistibile.

4)QUALI GIOCATORI DI QUESTA STAGIONE DELLA TRIESTINA L'HANNO IMPRESSIONATA FAVOREVOLMENTE PER QUALITA' TECNICHE E SONO PIU' IMPORTANTI NELL'ECONOMIA DEL GIOCO DELLA SQUADRA ALABARDATA? DI E.ROSSI CHE GIUDIZIO HA IN BASE ANCHE AL LAVORO IN CAMPO E COME LO COLLOCA FRA GLI ALLENATORI DELL'UNIONE DEGLI ULTIMI 10 ANNI BASANDOSI NON SOLO SULLE PROMOZIONI MA ANCHE COME PERSONA E GESTIONE DELLA SQUADRA?
Mi piace Bega, un difensore preciso e dotato di molta grinta che non disdegna qualche puntata in avanti. Baù se mangiasse di meno e fosse atleticamente meno appesantito sarebbe un talento da massima serie. Zanini è incostante mentre a Fava manca qualche chilo. Su Rossi, come ho anticipato prima, ho una grande stima come uomo. Come tecnico sono stato spesso in disaccordo con le sue scelte, anche se fino adesso ha sempre avuto ragione lui, essendo riuscito a conseguire i risultati prefissi. E’ stato bravo ad evitare pesanti scazzi nello spogliatoio quando doveva mandare sei persone in tribuna ogni domenica.

5) ADESSO NON SOLO LA TRIESTINA, MA ANCHE LA PALLAMANO, LA PALLACANESTRO TRIESTE PUNTANO SUI GIOVANI COME CAVALIERO, CUSIN NEL BASKET,VISENTIN, MARTINELLI NELLA PALLAMANO DOPO MOLTI ANNI DI ASSENZA DEL SETTORE GIOVANILE. COME MAI QUESTO RITORNO AD OCCUPARSI DEL SETTORE GIOVANILE CHE PER SQUADRE DI PROVINCIA SONO MOLTO IMPORTANTI?
Non fatemi essere retorico. E’ ovvio che i vivai sono importanti. La Triestina mi sembra comunque che abbia imboccato una strada intelligente, quella di far maturare i talenti provenienti dalle società più importanti.

6) DOPO MOLTE STAGIONI PASSATI IN C2 IN 2 ANNI LA TRIESTINA E' ANDATA IN B E QUEST'ANNO STA DISPUTANDO UN BUON CAMPIONATO , COME MAI SECONDO LEI TANTI ANNI PASSATI IN C2 E POI IN POCO TEMPO IL DOPPIO SALTO? QUALI SONO STATI SECONDO LEI I SEGRETI E I MOTIVI DELLA DOPPIA PROMOZIONE E I GIOCATORI CHE SONO STATI PIU' IMPORTANTI NELLE SCORSE 2 STAGIONI?
Uno è la sfiga. Se per anni abbiamo perso spareggi e mancato promozioni è stato perché si erano concentrate una serie di disgrazie da record. L’annus horribilis di Mantova contro il San Donà pagammo l’incertezza societaria e l’assenza di Criniti, per non parlare del rigore non dato su un fallo ai danni di Godeas. La stagione successiva Costantini non trovò la sintonia necessaria con Fioretti e finimmo il campionato avendo due separati in casa. Credo che il fattore umano, il legame che si crea fra dirigenza e conduzione tecnica sia il primo fattore di equilibrio che poi consente di arrivare ai successi. Berti e Rossi sono un esempio quasi scolastico in questo senso.

7) LEI SEGUE DA UN PO' DI ANNI L'UNIONE, QUAL'E' STATA LA TRIESTINA DA QUANDO SEGUE LA SQUADRA PRIMA DA TIFOSO E POI DA GIORNALISTA CHE LE E' RIMASTA IMPRESSA NELLA MEMORIA O RICORDA PIU' VOLENTIERI DI QUALSIASI STAGIONE ? E QUALE PARTITA E GIOCATORE DELLA TRIESTINA DEL PASSATO SEMPRE RICORDA CON PIU' PIACERE ?
Cerchiamo di capirci. Io, nel 1979, scappai di casa a tredici anni e presi, assieme ad altri coetanei disgraziati, il treno che portava a Vicenza per lo spareggio con il Parma di Ancelotti. Alla fine della partita, persa ai suppementari, rimasi a piangere in curva e mentre i miei genitori avevano già contattato Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Tornai a Trieste dormendo nello scompartimento avvolto da una bandiera alabardata. Da quella sera quella bandiera non mi ha mai più lasciato. La indosso sempre, anche se gli altri non la vedono. E’ una cosa che hai dentro, la passione per una squadra. E’ come un virus. E’ quella cosa che ci fa sentir importanti anche se non contiamo niente, è quella cosa che ci fa sentir amici anche se nella vita ordinaria manco si salutiamo. Diciamo comunque che la partita di Lucca ha ampiamente compensato tutte le sofferenze patite in oltre vent'anni di passione. I tempi supplementari li ho visti vicino al cameraman, in piedi e passeggiando nevroticamente nello spazio destinato alle telecamere. Non ce la facevo a rimanere seduto in tribuna. Quando Gennari ha realizzato il rigore, ho preso la rincorsa e mi sono buttato sul collo di Pitich, altro eroe dell’alabarda che da anni segue non senza sacrifici, ve lo assicuro, le gesta della Triestina. Quel giorno una città ha ritrovato la sua squadra. Se guardo al passato ricordo con piacere l’ordine mentale di un libero degli anni ’80: Mascheroni. Era il Franco Baresi del Grezar, un vero professionista.

Intervista del 17 aprile 2003

 

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