Intervista a PAOLO PAGANINI giornalista RaiSport
1) LA SERIE B CHE
CAMPIONATO E' IN GENERALE COME GIOCO ED EQUILIBRIO FRA LE
FORMAZIONI ? E CHE CAMPIONATO E' QUELLO DI QUEST'ANNO DOVE CI SONO MOLTE
SQUADRE DI CITTA' IMPORTANTI E CHE DIFFERENZA C'E' TRA IL CAMPIONATO
ATTUALE E QUELLO DEGLI ANNI SCORSI ?
Il campionato di serie B,da sempre,e' un
campionato equilibrato ed incerto sino all'ultima
giornata.Un campionato lungo dove alla fine dei giochi
vengono promosse le squadre che sono state piu' regolari
e che hanno un'ottima organizzazione di gioco.Sono questi
2 parametri,a mio avviso,(regolarita' ed organizzazione
di gioco) a fare la differenza, perche' in serie B
rispetto alla serie A,non ci sono stelle di prima
grandezza,fuoriclasse in grado di vincere la partita da
soli.
2) QUALI SONO
SECONDO LEI LE SQUADRE CANDIDATE ALLA PROMOZIONE IN A E
QUALI RISCHIANO DI PIU' LA SERIE C?
Le candidate alla promozione sono rimaste
7: Siena, Sampdoria, Ancona, Lecce, Vicenza, Ternana e
Triestina. In teoria potrebbe rientrare in corsa anche il
Palermo, che ha un organico da categoria superiore, ma la
squadra di Sonetti va' troppo in altalena,non e'
continua, gli manca cioe' quella componente fondamentale
a cui facevo riferimento prima ,la regolarita'. Per
quanto riguarda la zona retrocessione,il destino,credo,di
Salernitana e Cosenza e' ormai segnato per gli altri 2
posti sara' bagarre sino all'ultima giornata con 6
squadre coinvolte: Napoli,Bari,Catania,Genoa,Verona e
Ascoli.
3) IL NOSTRO SITO
PARLA SOPRATTUTTO DELLA TRIESTINA. COME LE SEMBRA COME
SQUADRA' QUALI SONO SECONDO LEI I GIOCATORI PIU'
IMPORTANTI NELL'ECONOMIA DEL GIOCO DELLA SQUADRA? PUO'
PUNTARE ED ANDARE IN SERIE A OTTENENDO COSI' LA TERZA
PROMOZIONE CONSECUTIVA? COSA NE PENSA DI MISTER ROSSI ?
La Triestina e' una squadra solida che ha
un'organizzazione di gioco ben collaudata con un
allenatore destinato a salire ancora di categoria.Eppoi
ci sono delle buone individualita': Fava,la vera
sorpresa, ma anche Zanini,Budel e Parisi. La
Triestina,come tutte le altre squadre in lotta per la
promozione,ha attraversato un periodo di appannamento ma
ora e' in ripresa e si puo' giocare sino in fondo le
chances di promozione.
4) IL CAMPIONATO
CADETTO PER MOLTI GIOCATORI E' IL BIVIO FRA LA A E LA
SERIE C. QUALI GIOCATORI INDIPENDENTEMENTE DALLA SQUADRA
E L'ETA' DI QUESTA STAGIONE MERITANO SECONDO LEI LA SERIE MAGGIORE? E
QUALI GIOVANI DI ETA' COMPRESA FRA
I 18 AI 23 ANNI SI STANNO METTENDO IN MOSTRA IN SERIE B ?
Per quello che riguarda i giocatori che giocano in
B e che meriterebbero la serie A la lista e' lunghissima
spero solo che in futuro i grandi club di serie A
rivedano la loro strategia di mercato che guarda solo
all'estero senza tenere conto di quello che offre il
campionato cadetto.Il caso Miccoli,ad esempio, e'
emblematico. Stesso discorso per i giovani che pero'
hanno maggiore possibilita' di mettersi in evidenza
perche' molti di loro fanno gia' parte della Nazionale
Under 21 di Gentile: D'Agostino(Bari), Gasbarroni e
Palombo(Sampdoria), Amelia(Livorno), Ferri(Triestina), Zanetti(Vicenza), Lanzaro(Cosenza), senza
dimenticare giovani molto interessanti come Graffiedi(Ancona), Gatti(Catania) e D'Isanto(Genoa), ma
anche qui la lista e' lunga.
5) COME MAI IN SERIE B CI SONO PIU' CHE IN ALTRE
CATEGORIE NON SOLO IN QUESTO CAMPIONATO MA ANCHE NEGLI
ANNI SCORSI MOLTI ESONERI E RITORNI IN PANCHINA DOPO
ALCUNE SETTIMANE? QUAL'E' LA SUA OPINIONE A QUESTO FATTO
E SECONDO LEI SERVONO VERAMENTE A QUALCOSA VISTI ANCHE I
SCARSI RISULTATI DI QUEST'ANNO DOPO UN AVVICENDAMENTO IN
PANCHINA?
Sul discorso cambi di allenatori,anche quest'anno
verra' battuto,credo,il record negativo. Proprio perche'
il campionato di B e' lungo e pieno di insidie e'
automaticamente piu' soggetto ai cambi di allenatore. E'
una prassi purtroppo consolidata ed investe comunque
tutto il mondo del calcio. Nel 95% dei casi il cambio di
allenatore non serve a niente(il Catania quest'anno ne ha
cambiati 5 ed e' in piena zona retrocessione) anche
perche' al di la' degli aspetti psicologici,del
dare,"come si dice" una scossa conta
soprattutto come e' stata costruita la squadra in
estate,se ci sono valori tecnici ed umani e molto spesso
gli allenatori pagano le scelte sbagliate dei dirigenti.
6) IN QUESTI GIORNI
SI PARLA MOLTO DI RIFORME DEI CAMPIONATI CHE COINVOLGONO
PRINCIPALMENTE LA SERIE B.CON VARIE PROPOSTE , COSA NE PENSA DELLE
PROPOSTE USCITE DALLA LEGA E IN FIGC? QUALI SONO SECONDO
LEI LE INIZIATIVE E LE COSE DA FARE PER VALORIZZARE
MEGLIO E DI PIU' LA SERIE B ? E QUALI PER MIGLIORARE LA
SITUAZIONE ECONOMICA DEI CLUB?
Il problema, invece, della riforma e' un problema
spinoso ed e' una vicenda tutta in evoluzione, con
possibili novita', penso, gia' a partire dal prossimo
campionato. Tutto parte dalla grave crisi economica che
investe il calcio italiano a tutti i livelli.Ci sono
moltissime societa' in A ma anche in B e C che rischiano
seriamente di non rientrare nei parametri finanziari e di
bilancio chiesti dal Governo del Calcio e quindi
rischiano seriamente di non potersi iscrivere al
campionato. E ci sono poi grandi societa',dal passato
glorioso,con bacini molto grandi(vedi Napoli,Bari,Genoa
ecc.) che sono in lotta per non retrocedere. La situazione
e' molto complicata e,come dicevo,tutta da decifrare
anche se la B divisa in 2 gironi da 10 o 12 o 14 o 16
squadre, credo che sia, considerando tutti i problemi
descritti prima e non solo,piu' di una semplice ipotesi.
E comunque,penso che in generale il mondo del calcio
debba darsi una regolata(a livello di cifre che sono
ancora folli) e fare anche un bel bagno di umilta' per
esaltare sempre il valore etico dello sport senza
ricercare continuamente il business,il risultato ad ogni
costo, magari con atteggiamenti arroganti,irresponsabili e
con polemiche strumentali che non portano da nessuna
parte.
Intervista del 23 aprile 2003
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