Non ci siamo! Dobbiamo giudicare un giovanotto di belle speranze che fa quello che può, dal basso della sua giovanissima età, oppure dobbiamo giudicare un giovanotto che si pone e si comporta come un giocatore già fatto, con meno umiltà del necessario e qualche atteggiamento un po’ troppo da divo? .

Il giudizio con il primo punto di vista è di grande ammirazione. Il ragazzo ha classe, talento, velocità e dimostra di avere un potenziale che gli potrà garantire un buon futuro. Il giudizio con il secondo punto di vista è di un ragazzino molto immaturo, molto scostante, poco decisivo e, talvolta, sopra le righe quando si tratta di aizzare le folle e fare un po’ il ruffiano con i tifosi, come il peggiore dei finti giocatori La verità, probabilmente, sta nel mezzo e Pasquato, oggi, ha tutte le qualità di un ragazzo potenzialmente vero giocatore e, contemporaneamente, tutti i limiti di un quasi adulto che non ha ancora trovato il suo equilibrio mentale. E’ evidente che anche lui sta pagando il momento difficile della squadra. E’ evidente che non ha ancora la forza emotiva, né la personalità di caricarsi i compagni sulle spalle e trascinarli a prestazioni diverse.

E’ evidente che a 21, se non sei un fenomeno, bene che ti vada giochi quasi sempre titolare in Serie B. Il concetto di fenomeno, che potrebbe essere frainteso, non sta tanto nella classe cristallina che Cristian possiede ma quanto nella dote di avere la testa di un uomo nel corpo di un ragazzino. Da questo punto di vista Pasquato non è un fenomeno e dimostra in pieno la sua giovane età, altrimenti, diciamocelo pure, non sarebbe alla Triestina. Non riesco, dagli atteggiamenti, ad inquadrare il suo grado di umiltà. Ai microfoni sembra molto timido, moderato, molto educato. In campo alle volte sembra avere dei comportamenti che vanno oltre l’indispensabile autostima e la naturale convinzione dei propri mezzi. Non lo so… probabilmente è solo una questione di età. Non so quali siano le prospettive in alabardato di Cristian, forse dovremo accontentarci di questi cinque mesi ed avremo modo di vederlo solo sulle pagine della Gazzetta.
Di sicuro il numero 10 della nostra amata Unione è finito su spalle migliori rispetto al suo predecessore. Stiamo a vedere se riuscirà a rendere più costanti le sue giocate e più frequenti le sue belle prestazioni…

La Triestina ha bisogno anche di lui, dei suoi dribbling,dei suoi tiri e della sua velocità. Magari un po’ meno fenomeno e un po’ più vero giocatore di calcio!

Cristian Pasquato giovane talento con la maglia rosso-alabardata
 Fonte: triestinacalcio.it