Il sudamericano, ancora oggetto misterioso, è stato la più piacevole scoperta del periodo nero dell’Unione, quello che ha preceduto l’esonero di Agostinelli.

E’ praticamente diventato il capocannoniere della squadra in tre partite, nonostante il suo vero mestiere sia tutt’altro.
Si è aggiudicato il titolo di giocatore del mese proprio grazie alle sue performance offensive nel periodo che ha preceduto il cambio di allenatore.
Mix perfetto tra un fascino “alla Crespo” ed una corsa “alla Redondo” si è subito imposto per il suo modo di giocare caliente tipico delle latitudini da cui proviene.
Tecnicamente non sembra essere un fenomeno ma è uno che in campo si sente: aggressivo al punto giusto, talvolta spigoloso, dotato di gran corsa e buona personalità.
I due gol nelle tre partite d’esordio hanno inoltre dimostrato che ha quel istinto del gol che lo ha accompagnato nei titoli di presentazione, al suo arrivo a Trieste.

Il cambio di panchina non sembra avergli giovato.
Il modulo di Varrella lo sta penalizzando non poco. Centrocampo ridotto a due effettivi di contenimento e panchina per il “celeste”. E’ prematuro in senso assoluto dare dei giudizi definitivi anche se penso che l’acquisto sia stato azzeccato. Non è giovanissimo ma non è nemmeno sul viale del tramonto e dovrebbe rappresentare un buon elemento da sfruttare sia sul terreno di gioco che sulle scrivanie piene di contratti di compravendita.

Juan Silva Ceron in rete in Triestina - Napoli
 Fonte: Claudio