Non è da mettere in discussione
il voto popolare e da semplice commentatore mi limiterò a dare il mio giudizio
sulle performance di inizio campionato di questo strano giocatore. Personalmente
però non avrei votato lui. Ho la ferma impressione che stiamo parlando di un
giocatore che è, purtroppo, lontanissimo da un equilibrio mentale tale che gli
permetta di esprimere con continuità tutte le sue potenzialità che,
oggettivamente, sono importanti. Lo scorso anno ha fatto cose da stropicciarsi
gli occhi. Era però palese che tutto fosse facile: la gente non conoscendolo non
si aspettava grandi cose da lui in quanto era un perfetto signor nessuno. E
quelle grandi cose invece erano arrivate: gol importanti, magie continue e
grandissimo contributo alla salvezza.
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Marchini n. 25
Fonte: Claudio |
Come sempre però arrivare a certi livelli è molto più semplice che restarci...
Ho, purtroppo, l’impressione che gli interessamenti estivi di squadre importanti lo abbiano colto impreparato
psicologicamente. Non conosco le
ragioni che lo hanno spinto a rimanere a Trieste e, in linea di massima, ne
dovremmo tutti essere contenti. Non credo però che nessuno abbia bisogno del
Marchini che troppe volte ha cantato fuori dal coro in questo inizio di
campionato. La mia sensazione è che non sia al livello degli altri suoi
compagni, in tutti i sensi. Ha qualità tecniche ed atletiche di livello
superiore ma purtroppo il suo atteggiamento da “fenomeno” lo fa apparire
svogliato, presuntuoso, spocchioso e, di conseguenza, inutile. Credo abbia
bisogno di un po’ di panchina! Come giudicare le sue infermabili discese in cui
salta a velocità spropositata nugoli di avversari, sia in spazi stretti che in
spazi larghi, che si concludono al limite dell’area con un doppio passo di
troppo o con un passaggio eseguito con troppa leggerezza? Inutili, ecco come si
devono giudicare!E, nostro malgrado, abbiamo
visto questa scena troppe volte! In questo inizio di campionato sono troppo poche le azioni determinanti che ha concluso, tutto troppo fine a se stesso, tutto slegato con l’approccio tattico, tecnico e mentale del resto dei suoi compagni.
Quasi quasi lo preferisco ordinato e attento come difensore aggiunto nell’arroccatissima difesa a “quasi cinque” vista di recente al Rocco. Almeno in quel frangente è stato utile alla causa.
La cosa che mi fa veramente incazzare è che il nostro eroe è capace di fare
queste inutilità, perdere il pallone, recuperarlo in due secondi, con delle
rincorse allucinanti, per poi … riperderlo nuovamente.
Dal punto di vista tecnico
ritengo che potrà diventare uno dei migliori terzini destri d’Italia. Non ho
sbagliato: ho scritto TERZINO destro, alla Zambrotta per intenderci (o,a piedi
invertiti, alla Parisi). Ha corsa, forza e tecnica per essere l’indiscusso
padrone dei cento metri di fascia, avendo ancora maggiori spazi per gli
inserimenti in avanti. Penso però che per “zambrottizzarsi” gli manchi, in
questo momento, l’unico elemento importante per un vero campione: la testa!
Penso infatti che abbia bisogno
di maturare ancora moltissimo e spero vivamente che ne abbia voglia, che non si
senta quello che è: un giocatore di Serie A. Se nella sua testa corresse questo
pensiero per tutto l’anno noi avremmo un giocatore da panchina fissa; senza
umiltà nemmeno Del Piero sarebbe Del Piero. Senza umiltà nemmeno Maldini o
Costacurta insegnerebbero ancora calcio attorno agli “anta”.
Speriamo che dieci partite ad
alto livello non siano state le sole cose che questo talentuoso giocatore è
stato capace di fare. Per trasformare Marchini da giocoliere a giocatore sarà
fondamentale l’apporto di Agostinelli che, qualche volta, gli farà vedere la
partita con una bella coperta sulle ginocchia per scaldargli le preziose
gambette nel freddo della panchina…
Marchini in azione contrastato da Caridi del Mantova - Fonte:
fotooktrieste.com |