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Commenti sulla serie B 2006/2007
 

 IL CAMPIONATO DELLA TRIESTINA STAGIONE 2006/2007

Commento sul campionato cadetto e sulle aspettative della squadra alabardata

a cura di Emanuele

Il campionato appena partito sarà veramente una A2 a tutti gli effetti. La definizione è già stata utilizzata in passato quando nella cadetteria erano arrivate quelle che sembravano vere e proprie corazzate (Sampdoria, Bologna, Napoli, ecc.). Risulta evidente però che quei campionati potrebbero essere considerati non più di una A3 se confrontati con questo stranissimo girone dantesco.

E’ perfino inutile rimarcare che la squadra che più di tutte può sentirsi all’Inferno è la centenaria Madama, quella che poteva vantarsi di aver sempre frequentato i salotti buoni e di non aver mai assaporato l’odore della sofferenza, la paura data da un’impresa impossibile che riesce a paralizzare i muscoli e annebbiare le menti. Perché l’Inferno distingue i Peccatori ma non prevede preferenze e sconti per chi deve espiare le proprie colpe…
Ogni partita sarà una finale di Champions ma non per la Juve, se non riuscirà a calarsi in questa realtà, ma per tutte le avversarie che in buona parte toccheranno il punto massimo della loro storia affrontando una compagine che, nonostante tutto, è composta da qualche campione del mondo, qualche vice campione e qualche pallone d’oro. Per molti dei giocatori della Serie B quei volti erano solo delle figurine ed ora sono avversari, facile prevedere delle motivazioni fuori della norma.

Il resto del girone dantesco è composto da squadroni che potrebbero tranquillamente competere con molte delle squadre di A, anzi A1. Speriamo che finalmente vinca quello che più merita, senza telefonate,orologi, Maserati ed arbitri chiusi a chiave…

Per quanto riguarda la nostra Unione, ho volutamente atteso il verdetto della prima di campionato per esprimere un giudizio. La Coppa Italia mi ha impresso negli occhi e nella mente delle immagini quasi indimenticabili che pensavo “troppo belle per essere vere”, e forse purtroppo è così… Quei livelli sarebbero stati una manna per noi poveri tifosi che siamo sempre pronti agli aggettivi più mirabolanti dopo che annienti una squadra di Serie A e poi, tanto per gradire, ne torturi una seconda con sadismo e cinismo degni di un serial killer. La partita con il Frosinone ha fatto vedere quello che tutti sapevamo e che anche i giocatori, in barba alla più scontata retorica, avevano anticipato: il campionato è un’altra cosa e il “calcio d’agosto” finisce appena tutte le squadre si presentano al vero nastro di partenza, quello del campionato appunto.
Rimane in ogni caso un pugno di certezze che, con quello a cui siamo stati abituati 12 mesi fa, si rivela essere molto più che sufficiente.
La Società c’è, lo Staff pure e la squadra non è per niente male, e scusate se è poco!

Il 31 agosto non ha portato i drammi a cui ci eravamo nostro malgrado abituati e possiamo arrivare quantomeno a gennaio con una certa tranquillità. Il mercato è stato a mio parere molto ma molto buono. Gli acquisti hanno tutti un senso, sono tutti più che coerenti con il progetto tattico condiviso dai tecnici. I “vecchi” più importanti sono stati trattenuti. Godeas fortunatamente non è arrivato. Tutto apparentemente perfetto
A parte le considerazioni più o meno furbe su quella che è stata la voce più allucinante degli ultimi giorni di mercato, non posso far altro che ripetere di essere molto contento di aver visto il nostro ex capitano arrestare la sua corsa verso casa a Verona. Sono rimasto deluso del suo attaccamento alla maglia dello scorso anno, un attaccamento degno del miglior Vieri, la nostra barca affondava e lui si imbarcava su un’altra verso Palermo. Del Piero è in B, Lucarelli ha rinunciato il famoso miliardo e Godeas? Godeas continua a dire che tornerebbe volentieri a Trieste, con un ingaggio adeguato e solo se considerato la prima donna. Godeas a mio avviso non c’entra nulla con questa squadra, ne avrebbe rotto gli equilibri tattici, tollerato forse nel 4-4-2, assolutamente inutile nel 4-3-3 del secondo tempo della prima giornata con il Frosinone. Concludendo questo piccolo sfogo e sperando che le parole della Società riguardo il desiderio di avere Godeas fossero dettate da un’operazione di marketing per accontentare i tifosi ed invogliarli alla fila per l’abbonamento, dico che io sono contentissimo così.

La difesa è rinforzata. Lima è sempre lui, idolo quasi insuperabile; gli acquisti mi sembrano azzeccati. Azizou fortunatamente non è un titolare ma una seconda scelta e questo mi consola.

Il centrocampo ha gli uomini giusti sia per giocare a tre che per giocare a quattro e, secondo me, anche per giocare a due in caso di emergenza. Speriamo che Marchini torni qualche metro sulla terra perché è un giocatore di altra categoria ma mi sembra stia affrontando le partite per fare passerella, per far vedere ai dirigenti delle squadre di A che sa fare i colpi di tacco ed i doppi passi.

L’attacco può contare per l’ultimo anno sulla freccia nera, destinato ad altri palcoscenici, può contare su un Graffiedi che ha potenzialità fisiche e tecniche per far scrivere ancora titoloni sul giornale come al tempo della Primavera del Milan quando, affacciandosi al calcio che conta, veniva paragonato ai migliori. Testini è uno dei migliori esterni da anni, un po’ centrocampista ed un po’ attaccante. Ruopolo e Piovaccari avranno le loro occasioni e quanto fatto vedere in Coppa non può far altro che lasciare speranzosi.

Io sono contento e fiducioso, il campo come sempre avrà l’ultima parola.

Emanuele

 

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